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IL RITORNO DEGLI EROI

26 Sep 2021NEMO5002
5.... 4...... 3..... 2....... 1..... Jump!

Fulmini blu in mezzo a nubi più scure del vuoto che le circonda sono il preavviso dell'uscita dal wormhole della Nautilus e un boato che nel vuoto si ripercuote e si sente solo all'interno della carrier, dovuto alle torsioni delle lamiere che gemono sotto lo sforzo al quale sono sottoposte, squarcia il silenzio che serpeggia fra l'equipaggio.

.... Sensori! .... fu la prima parola del Capitano CMDR NEMO5002 ancor prima che scendessero le paratie del ponte e mostrassero dalla plancia un pianeta roccioso di un rosso che ricordava il terreno dei vecchi campi da tennis del 20mo secolo. L'espressione era tesa e un brivido scorreva sulla nuca, il Capitano sentiva un senso di pericolo come una sorta di poco scientifica premunizione che comunque era arrivata prima della tecnologia che confermava tramite la voce dell'ufficiale addetto ai sensori: "Contatti multipli ..... Non human signal soruce confermate bearing 35, 178, 256 distanza 0,34 l.s. ..... siamo circondati ....

HARALD sorrise arcigno ..."Complimenti ... ci hai portato dritti al centro dello sciaquone!!!........ "se non hai colto la sfumatura siamo nella merda!!!"
NEMO sorrise mesto e chiese "Che capacità di reazione abbiamo?..." Già conoscendo la risposta. - "La capacità de risposta, come la chiami te, siamo proprio io e te!..." disse Harald con una espressione più di divertita attesa che di preoccupazione.

"Siamo un po' in inferiorità numerica che non pensi?...." - " Mejo... ce n'è più per noi di quei carciofi!!" - I due si affrettarono agli hangar mentre nella mente di NEMO vorticava il pensiero "Già speriamo non ci tocchi un'indigestione..."

Appena decollati quello che sembrava una situazione imminente assunse subito i connotati di una pressante difficoltà; le due Kraith mk 2 non fecero nemmeno in tempo ad entrare in super cruise che dovettero effettuare il drop su una non human signal source pericolosamente vicini alla NAUTILUS
I cyclops erano tanti ma affrontati con la tattica di abbatterli ad uno ad uno, Harld e Nemo riuscirono, anche a costo di grandi sforzi, a stabilire un perimetro difensivo attorno alla carrier e per un po' la situazione sembrò sotto controllo.
Gli scontri si susseguirono furiosi e i due CMDR riuscivano a malapena ad atterrare per le riparazioni e il riarmo che subito dovevano decollare per ingaggiare il nemico successivo. Con la stanchezza che si accumulava arrivarono nuovi problemi ben più gravi.
Dopo l'ennesimo decollo nello schermo di Harald suonò il classico segnale d'ingaggio seguito dalla dicitura che fece perdere ai due un battito "THREAD 6...." minaccia di grado 6 ... quasi sicuramente voleva dire un'intercettore di classe BASILISK.
Mentre scrollava la testa, non potendo staccare le mani dai controlli per compiere la semplice operazione di liberarsi da una goccia di sudore dalle ciglia che gli infastidiva la visuale, Harald ammise a denti stretti..." Io questi li odio proprio!.. Piottano come degli addannati....."
L'ingaggio iniziale col Basilisk sembrava a favore della wing ristretta, dopo aver sorpreso l'intercettore con una raffica di colpi combinati Harald e Nemo riuscirono ad distruggere il primo dei 5 cuori come venivano chiamati in gergo dagli xeno hunters, senza subire particolari danni.
La maggiore velocità dell'intercettore però cominciò subito a farsi sentire appianando quasi subito quello che sembrava un'ottima partenza dei due.
"Viro a sinistra e mi occupo dello swarm thargon mentre tu ingaggi e tieni a bada l'interceptor!" furono le istruzioni di Nemo, così che Harald svolse una perfetta manovra in avvitamento sulla destra ad ingaggiare il Basilisk proprio dal lato cieco. Aveva i gauss puntati in una collimazione perfetta mentre poco prima di premere il grilletto forti scossoni da impatto scossero la nave da dritta... " Cazzo è un' anomalo .... gli swarm sono 2 .. ripeto gli swarm sono 2 ... ho perso gli scudi!" per soccorrere l'amico Nemo cabrò boostando in direzione del compagno prestando pericolosamente il fianco ad un attacco di missili caustici che puntualmente andò a segno!

La situazione si era rapidamente capovolta e le opzioni dei due piloti si stavano rapidamente esaurendo come gli scafi delle loro navi; ormai si pensava quasi solamente di soccombere o fuggire compromettendo la posizione della carrier nella zona.

Ennesimi colpi del Thargoide andarono a segno implacabilmente mentre le voci nei cockpit suonavano un po' rassegante "Mi sa che 'sta volta ho un' po' preso sotto gamba la situazione ".... "Hey Harald non sono abituato a non sentirti spaccone e la cosa non mi suona affatto bene ..." - I danni erano pericolosamente alti per entrambi e i sottosistemi delle navi cominciavano a lampeggiare di malfunzionamenti più delle esplosioni di un flack cannon. All'interno delle cabine il fumo degli apparati elettronici che si fondevano annebbiava la vista e seccava la gola e ormai la fine era inevitabile.

"Contatto!..." Urlo Harald nella radio gracchiante "A ore una sopra di noi....sono in due" -"Merda è la fine.. altri interceptor...." Gracchiò Nemo in ritorno.

Due balzi dall'iperspazio tracciarono due scie bianche sopra la battaglia e subito picchiarono sui bersagli.....


"Io sul Basilisk mentre tu impegni lo swarm!" La voce arrivò decisa e forte attraverso i rumori delle avarie delle navi di Nemo e Harald.
"Cristo è SPARV!!.." urlò Harald con gli occhi sbarrati. "E quello alla sinistra è TULLIOSE!" rispose Nemo altrettanto sbigottito ma sollevato. Un Alliance Chieftain shieldless sfrecciò loro davanti seguito da un Kraith Mk 2 ad ingaggiare le forze aliene.
La voce arrivò con tono preoccupato anche se sardonica "Andate a prendere due stampelle per quelle navi zoppe io e Tulliose lo teniamo un po' impegnato ma fate in fretta che qua ci si deve scrollare di dosso un bel po' di ruggine...." Un sorriso di gratitudine si fece strada nei volti segnati dei due CMDRs mentre manovravano per una ritirata strategica e risposero con un grugnito che valeva come il più sincero dei grazie.
Appena riparate le navi e rientrati in battaglia i 4 CMDRs entrarono in formazione con una wing che rispolverò in fretta le vecchie tattiche di combattimento ribaltando una situazione fino ad allora disperata in una vittoria che metteva in sicurezza il perimetro difensivo della carrier e creando la testa di ponte da cui da li in avanti avrebbero lanciato gli attacchi per riprendere il controllo del sistema.

Due dei veterani più forti di Air1 erano tornati a dare battaglia e una speranza in più si accende nella lotta per la sopravvivenza del genere umano...
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