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Ritorno a Shinrarta

12 Dec 2021Brenz
Sono seduto al bar del Jameson Memorial riavvolgendo nella mia testa i fatti delle ultime settimane che mi hanno portato davanti a questa, ennesima, birra a riflettere sul nuovo bivio che mi trovo davanti dopo aver lasciato la Magellano a causa di un serio guasto al sistema di controllo del Hotas.
Avere lasciato giocoforza la spedizione mi ha fatto soffrire ma al tempo stesso dato nuovi stimoli. Ho voglia di fare altro. L'esplorazione fine a se stessa non mi interessa più, era diventato quasi un lavoro da metalmeccanico; un sistema e via un altro senza soluzione di continuità. In certi momenti mi vedevo come il protagonista di quel vecchissimo film: "Tempi moderni". Come si chiamava l'attore? Chaplin, se non ricordo male. Tutto il tempo ad avvitar bulloni, un buco senza uscita che si ingoiava la vita. Ecco, ero proprio così. Salta, scansiona, salta, scansiona e via al prossimo waypoint ad aspettare la Magellano per scaricare i dati. Mangia qualcosa, bevi qualcos'altro fai quattro chiacchiere con gli altri Comandanti - Ecco, si, voi mi mancate - E poi ripartire. No, basta.
Ero sul punto di tornare indietro di mia volontà quando poco dopo essere ripartito da Beagle Point, proprio mentre l'FSD mi stava facendo saltare al sistema successivo, perdo il controllo della nave e vado dritto dritto contro la stella. Ricordo che era una classe A, poi ho chiuso gli occhi mentre le mano sinistra istintivamente trovava il pulsante per lanciare un Heatsink.
Il sudore, o il calore, mi annebbiava la vista ma vidi distintamente che l'indicatore segnalava correttamente l'abbassarsi della temperatura della nave. Tornai a respirare mentre aspettavo il raffreddamento totale dell'FSD. Buttai fuori un altro heatsink e diedi potenza all'Anaconda. Vai vecchia mia, vai! Scalciando ne venni fuori. Ma immediatamente mi resi conto che non avevo più il controllo della Vespucci. Il sistema giroscopico direzionale dell'hotas era morto.
Fermai i motori e iniziai a ridere. Avevo preso per il culo, per giorni, il Cmdr Philairone per essere rimasto a secco nel bel mezzo del nulla e ora stavo nella stessa merda. Col Karma non si scherza, dovresti saperlo Cmdr Brenz.
Contattai la Magellano ma il loro capo meccanico confermò i miei sospetti. A bordo non avevano pezzi di ricambio compatibili con il mio hotas, ma in compenso mi inviò i progetti e le istruzioni per tentare una riparazione di fortuna. Mi accontentai, per forza, e mi misi all'opera con non poche imprecazioni e bestemmiando qualsiasi divinità ricordassi di aver sentito in vita mia. Qualcuna di loro ebbe compassione e mi fece riuscire nell'intento. Seppur messo insieme alla bene e meglio, il giroscopio funzionava. Ora si trattava di decidere cosa fare.
La prima soluzione, più sicura, era tornare sulla Carrier del Cmdr Alphetto e cambiare nave ma a bordo avevo solo un Cutter da mining che saltava quanto un bue di Labe e uno scassatissimo Sidewinder di salvataggio. No, non potevo arrrivare fino alle Nubi di Magellano con quelle carrette ne', tantomeno, fare il passeggero fino al termine della missione esplorativa. Tre mesi a grattarmi le palle non faceva per me.
La seconda opzione prevedeva il ritorno in Bolla sperando in una di quelle divinità che mi avevano appena fatto riparare l'hotas. Era un rischio ma almeno avrei fatto qualcosa che non fosse poltrire in una di quelle strettissime cabine della Magellano. Inoltre avrei potuto continuare a recuperare cartografie sulla strada del ritorno per pagarmi le riparazioni che, certamente. mi sarebbero costate metà dei guadagni fatti fino ad allora.
Decisi. Si torna in bolla e fanculo.
Ed eccomi qui, tre mesi e 65k anni luce dopo, seduto al bar del Jameson Memorial a bere birra. Sono al quarto giro e ancora non ho preso una decisione su cosa fare adesso. Sono in ballo un paio di idee, vedremo. Ho appena ordinato la quinta birra.
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