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26-2-3309 - NH Entropy

26 Feb 2023Emma Adama
Mi hanno svegliata un misto di urla, colpi d'arma da fuoco, gli allarmi della Entropy ed un suono infernale che non so descrivere, ma che mi ha paralizzato dal terrore. Un suono penetrante che mi ha provocato dolore alle ossa e delle strane visioni. Qualsiasi cosa sia riuscita ad entrare sulla Entropy deve avere delle capacità telepatiche. Ho visto immagini di dolore, sofferenza, morte. Come un monito, come se quella creatura volesse informarmi su quanto stesse per accadermi.
Cerco il gatto, ma trovo solo delle impronte insanguinate. Spero sia riuscito a nascondersi.
Mi tornano alla memoria i vecchi film di fantascienza che lo scorso millennio sembravano raccontare eventi impensabili. Mi torna in mente quanto accaduto pochi secoli fa sulla USG Ishimura. Ho avuto paura in passato, ma questa volta è diverso. Questa volta non riesco a pensare, non riesco a muovermi, non riesco nemmeno a guardarmi intorno. Mi costringo a guardare attraverso la vetrata della porta che separa i miei alloggi dalla sala comando. Lo scenario che mi si apre alla vista è fin troppo simile alle visioni trasmesse dalla creatura...
C'è sangue ovunque, Gerald è a terra, le gambe strappate via e lanciate Dio sa dove, Madeline è ferita, appoggiata alla consolle di comando ma sembra viva. Gli altri sono tutti morti, i loro corpi dilaniati, i loro volti irriconoscibili. Le luci sono basse, mi faccio coraggio e mi spingo verso la consolle di comando. La Entropy sta continuando a saltare in linea retta pur non ricevendo l'ordine. Mi affretto a controllare le coordinate. Se non altro sta andando nella direzione prefissata. Questo problema lo affronterò dopo.
Sento Madeline sussultare, la guardo negli occhi e vedo un terrore nero farsi largo nelle sue pupille. È un'immagine riflessa, o una visione? Mentre mi ponevo la domanda sentivo di nuovo quella sensazione di totale disagio scendermi dal collo giù attraverso la spina dorsale. L'immagine negli occhi di Madeline mostra una creatura totalmente scura che apre la bocca mostrando una dentatura fitta ed aguzza, in grado di sgretolare il più resistente dei materiali. Mi avvicino a Madeline per osservare meglio l'immagine. Sento uno spiffero dietro l'orecchio. Aria calda, dall'odore malato. Aria densa e umida. Aria mortale. Non è aria. È fiato. Il bastardo è dietro di me. Sa che me ne sono resa conto ed emette quel suo urlo agonizzante che prima mi aveva immobilizzata. Mi giro e gli scarico tutta l'energia della mia pistola al plasma sul petto. Non sembra riportare alcuna ferita ma pare infastidito dal calore generato dalla successione di colpi. Si erge su tutta la sua altezza, fin quasi a raggiungere il soffitto della sala comando. È una creatura immensa, è incredibile che fosse nascosta nel POD di salvataggio... Sfrutto quei pochi secondi che mi sta concedendo prima di uccidermi per inserire un nuovo caricatore nell'arma. Questa volta gli scarico tutto il plasma in faccia, il che lo infastidisce al punto da farlo girare e fuggire. È intelligente, abbastanza da sapere come funziona un ascensore...
Devo occuparmi in fretta di Madeline o perderò anche lei. La Entropy si prepara ad un nuovo salto. Ho 15 minuti per mettere me e Madeline in sicurezza e poi pensare a come uscirne vivi.

Firmato: Emma Adama
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