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10-3-3309, Wurango, Piaget Orbital

10 Mar 2023Emma Adama
L'incontro con Lux è iniziato male e la situazione è degenerata piuttosto in fretta.

Ho atteso Lux per non meno di due ore seduta al bancone del casinò di Piaget Orbital. Sono passate settimane dall'ultima volta che ho messo piede in una stazione orbitale.
L'architettura moderna ha dovuto sopperire al senso di occlusione che si prova in praticamente qualsiasi avamposto, nave o stazione in cui ci si trovi e l'ha fatto sfruttando grandi vetrate ovunque fosse strutturalmente possibile farlo.
Piaget Orbital è una stazione di tipo Coriolis e dall'esterno si presenta come un cubo octaedrico. L'ingresso, che per la sua forma viene in gergo chiamata "buca delle lettere" è piuttosto difficile da individuare ma fortunatamente è stato implementato un software che comunica alle navi in ingresso da quale lato esso si trovi. Personalmente ho risolto il problema facendo installare un sofisticato software di autodocking, così mentre la nave compie da sola le manovre di ingresso e attracco io mi preparo i documenti necessari per lo sbarco.
Il casinò si trova dalla parte opposta rispetto all'ingresso. Dall'ampia vetrata è possibile osservare tutto l'interno della stazione. Le strade che collegano i vari locali del gigantesco spazioporto ricordano le ruote al cui interno si divertono a correre all'infinito i criceti. Fa impressione vedere le auto e i pesanti autocarri muoversi sulle strade. Da qui ti dà l'idea che possano cadere da un momento all'altro, ma per chi guida la differenza non si nota. L'interno delle stazioni è in assenza di gravità e ci pensa il magnetismo a tenere tutto ancorato alle superfici interne.
Altra particolarità degli spazioporti è che riportano una colorazione che identifica il tipo di economia del posto. Qui ad esempio è tutto blu ad indicare un' economia basata sulle tecnologie avanzate e la raffinazione dei minerali.
Mentre penso a tutto ciò Lux mi raggiunge. Non me ne accorgo subito, e quando mi giro per chiamare il barista me lo trovo seduto affianco. Lo maledico per essere silenzioso come un sussurro venefico degli dei di Kobol e lo abbraccio con quanta forza ho in corpo. Ordiniamo da bere. Whiskey di Lave o Indi bourbon. Non poteva andarmi peggio ma suppongo che la scarsità di alcolici sia da imputare ai guai che l'umanità sta passando per i massicci attacchi Thargoid a cui si aggiungono le banali scaramucce tra fazioni. I Thargoid stanno praticamente spazzando via l'umanità ma qui a Piaget Orbital la gente non sembra preoccupata. Hanno il casinò, cosa vuoi che gliene sbatta...
Racconto a Lux gli ultimi avvenimenti, gli parlo di quella dannata sostanza, il Felicitol, che ho involontariamente portato a bordo della Entropy e che mi è costata metà equipaggio. Gli parlo dei miei incubi e del fatto che tutti sulla Entropy si comportano come se fossi impazzita.
Lui mi racconta ben poco. Le sue attività erano già losche al tempo del governo di Niu Hsing ed ora che lavora da freelance le sue abitudini sono addirittura peggiorate.
Lux ha spremuto i suoi clienti abituali, gente con tanti soldi che è disposta a spostarli dal proprio al suo conto per essere trasportata in giro, ufficialmente per godersi le bellezze dell'aquatic safari di Aapelinja, ufficiosamente per non so e non voglio sapere quali motivazioni.
Morale della favola, qualcuno sostiene che Monica sia "recentemente" passata per il sistema HIP 15239, per conto di, o in combutta con, Umbra.
La storia ha uno sgradevole retrogusto ma Lux non sa o non può, o non vuole, dirmi altro.
Sarà che ultimamente sono diventata paranoica ma giurerei che su uno dei divani più in là ci sia un tale che ci fissa da un po'.
Lux mi conferma che ha avuto la stessa sensazione circa un altro personaggio seduto alle nostre spalle. Il primo dei due si alza e viene verso di noi. Poggio una mano sulla gamba di Lux, segnale che sta ad indicare "so che ti sei nascosto una pistola o un coltello nel calzino, sta' pronto".
Il tizio passa oltre ma non senza guadagnarsi una delle mie tipiche occhiatacce. Per un attimo mi fissa dritto negli occhi, poi va a sedersi davanti al barista. Urla la sua ordinazione, un cocktail che non berrei nemmeno sotto tortura.
Io e Lux ci scambiamo uno sguardo di intesa, paghiamo il conto e ci alziamo. Nell'ascensore che ci riporta all'hangar decidiamo di non perdere tempo e spostarci su HIP 15239. Saliamo a bordo della "Orizzonte Cosmico" e appena fuori dalla buca delle lettere veniamo urtati da un enorme Beluga Liner, nave di linea tra le più grosse e massicce costruite dalla Saud Kruger.
Neanche il tempo di dire "eccheccazzo", riceviamo una comunicazione in entrata. Un certo Dottor Michael Rose si scusa per averci urtato. Sto per suggerirgli di urtare gli dei di Kobol ma Lux mi posa una mano sul braccio e risponde al posto mio, ringraziando per le scuse ricevute e augurando buon viaggio.
Il dottor Rose insiste tuttavia, sostenendo di aver ascoltato la nostra conversazione sul Felicitol e chiede di essere portato a bordo della Entropy sperando di poter accedere ai dati raccolti nel laboratorio.
Ci mancava solo l'ennesimo scocciatore a rallentarmi. Con Lux conveniamo che se si trattasse di una trappola sarebbe meglio avere le guardie della Entropy a portata di mano, ma Rose chiede un incontro preventivo sulla superficie della luna sulla cui orbita galleggiano Piaget Orbital e la Entropy. Acconsentiamo a scendere in un grande cratere. Ho scelto quel luogo perché è più facile per la Entropy scagliare un attacco a terra avendo un riferimento ben visibile.
Il dottore chiede di portarsi dietro la sua scorta, il fratello Edward Rose. Acconsentiamo nuovamente e togliamo la sicura dalle armi. In caso di guai il Beluga non sarebbe in grado di seguire una Vulture ma il fratello si è portato dietro una temibile Alliance Chieftain. È agile e veloce e secondo le scansioni fatte è anche ben armata.
Tutta questa situazione fa già abbastanza schifo ma non c'è mai fine al peggio. La nave di Edward inizia a roteare su sé stessa, precipitando verso il suolo. Per sua fortuna la gravità qui è bassa. Ci arriva il mayday e senza pensarci portiamo la Vulture in rotta di collisione con la Chieftain per impedire alla nave di precipitare. Edward non risponde e così il dottore inizia le manovre di controllo a distanza della nave nel tentativo disperato di far ripartire gli stabilizzatori ed evitare che si schianti al suolo.
Quando la Chieftain finalmente si posa a terra tiriamo un sospiro di sollievo. Lux è agitato. Cerco di rasserenarlo facendogli notare che quei due ci devono un favore, la nostra moneta di scambio prediletta. Lui in tutta risposta setta la ventilazione al massimo e si accende una sigaretta alla bertrandite.
Buona idea, davvero.
Gli strappo la sigaretta dalle mani prima che la finisca. Me la godo mentre osservo il gigantesco Beluga arancione del dottor Rose scendere a terra aiutato dalla quasi totale assenza di gravità esercitata dal satellite su cui ci troviamo. Scendiamo e raggiungiamo la Chieftain. Il dottore sale a bordo per somministrare al fratello una scansione totale e le relative cure. Il supporto vitale della nave è in tilt e ci chiede di somministrare ossigeno sfruttando la valvola esterna. Una volta ristabiliti i parametri vitali di Edward io ed il dottore ci facciamo una lunga chiacchierata. Siamo due contro uno e Lux ha la mano sulla fondina, pronto a far pentire il dottore di averci incontrato. Gli faccio cenno di trattenersi e quell'attimo di distrazione viene ripagato con un gesto fulmineo del dottore che mi punta la sua arma in faccia.
Si presenta come medico ed Ammiraglio Federale e ci esorta ad indicargli dove abbiamo rubato il Felicitol. Lo informo di quanto accaduto con quel maledetto POD e che a riprova di tutto ciò ho un messaggio firmato da un certo Dottor J. Roderick III il quale racconta di come avesse prodotto il farmaco poi sfruttato dalle corporazioni per altri scopi e di come abbia cercato di distruggerlo sparandolo fuori dalla stazione con quel POD. Il dottore non mi crede e mi spinge l'arma sul casco.
Lux sta per avventarsi su di lui ma io ne ho le palle strapiene e non permetto di trattarmi in questo modo. Con un gesto istantaneo allontano la sua arma, gli pianto il palmo della mano sul petto facendolo atterrare di un paio di passi e con rabbia gli consiglio di abbassare i toni se vuole vivere un altro minuto. Lo informo che le sue minacce sono parole vuote che evidenziano quanto poco ne sappia di me e di come la Entropy sappia difendersi anche se si trovasse ad affrontare una Capital Ship federale. Si zittisce e addirittura si scusa. Non me lo aspettavo ed io stessa abbasso i toni. Lux è furioso, gli faccio nuovamente cenno di trattenersi.
Chiamo Madeline e le chiedo di inviarmi sul data pad il messaggio del dottor Roderick così da mostrarlo a Micheal Rose. Leggendolo cambia espressione. Ci spiega di come in giovane età abbia lavorato ad una versione del Felicitol che doveva continuare la linea di pensiero di Roderick e di come la storia si sia ripetuta quando le solite corporazioni militari hanno tentato di produrne una versione nociva. Ci informa che qualcuno è sulle sue tracce e che probabilmente ora è anche sulle mie.
Grazie doc per la buona notizia.
Non avevo già abbastanza a cui pensare d'altronde.
La sua, e da quel momento anche mia più grande preoccupazione è che avendo inalato il farmaco io possa averne ancora una traccia nel sangue. Se così fosse potrei avere le ore contate.
Grazie doc per rendere così interessante questa giornata.
Gli concedo di eseguire una scansione preliminare. Lux ancora non rinfodera l'arma ma con lo sguardo gli comunico che per ora può abbassarla. Lo conosco e so che quando abbassa l'arma non abbassa affatto la guardia, anzi, è ancora più pronto. Michael mi conferma che ho tracce del Felicitol nel sangue.
Grazie doc, che tu possa consumare il tuo ultimo pasto alla tavola degli dei di Kobol.
Le buone notizie non sono finite. Dalla Entropy arriva un messaggio urgente: cinque Capital Ship federali sono entrate nel sistema e si dirigono velocemente verso la nostra posizione.
Comunico al dottore le sue opzioni e che deve decidere in fretta.

Opzione 1: salire sulla Entropy, divenire parte dell'equipaggio e trovare una cura per evitarmi l'incontro con gli dei di Kobol almeno finché non avrò trovato Monica, ottenendo in cambio l'accesso al laboratorio per condurre i suoi studi.

Opzione 2: salire sulla sua nave e andare a farsi ammazzare dalla Federazione.

Opzione 3: farsi ammazzare da me seduta stante e fanculo lui ed il Felicitol.

Sceglie saggiamente l'opzione 1

Le Capital Ship federali si avvicinano in fretta. Mentre decolliamo Lux si mette in contatto con la Entropy e comunica le coordinate di HIP 15239 chiedendo un salto di emergenza e il totale lockdown della nave appena fossimo attraccati tutti quanti.
Subito dopo comunica alla sua Carrier, la Katechon, di dileguarsi con salti casuali evasivi per disperdere le sue tracce. Saliamo a bordo, le paratie esterne si serrano a difesa delle vetrate e dei punti deboli strutturali. Lampeggianti rossi e una sirena d'allarme coprono il rumore prodotto dai membri dell'equipaggio. Chi corre alle posizioni sicure per il lancio di emergenza, chi corre alle batterie di difesa, i corridoi si svuotano in un attimo. Portiamo Edward nella sezione medica del laboratorio perché si riprenda dalla lipotimia e desaturazione che lo ha afflitto durante la discesa sul satellite poco prima. Io e Lux saliamo in sala comando. Navarro, Madeline e gli altri ufficiali si trasformano in macchine da guerra eseguondo le procedure con sincronia e precisione. Una delle Ship federali riesce a lanciarci addosso un paio di siluri ma gli scudi della Entropy sono vecchia scuola e lasciano a bocca asciutta i cani federali. Un attimo dopo siamo a HIP 15239. prima di saltare Navarro ha camuffato il segnale affinché desse coordinate che portano dritte su un buco nero non lontano da qui.
Bella mossa. Mi piace il suo modo di pensare.

I fratelli Rose sono indaffarati nel laboratorio medico così io e Lux dopo aver ricontrollato una decina di volte i radar per assicurarci di non essere seguiti scendiamo sul pianeta che il suo contatto gli ha indicato.
Già, perche in questo turbinio festoso di buone notizie io avrei da fare.
Devo trovare Monica e non posso perdere tempo con altre cazzate. Almeno, ci penserò dopo.
Troviamo una stazione abbandonata che dalle scansioni effettuate risulta essere stata un tempo un centro di ricerca della INRA. la INRA nasce da una collaborazione tra Federazione ed Impero (rido) con lo scopo ufficiale di usare tecnologie Thargoid per migliorare l'agricoltura.
Come no.
Si scoprì poi che la INRA stava lavorando a delle armi perché si sa: l'hobby preferito dell'uomo è sempre stato autodistruggersi...
La storia si infittisce in modo preoccupante.
Cosa c'entra Monica con tutta 'sta roba? Che razza di ricerche stava conducendo e perché mai collaborava con Umbra in questa pericolosa direzione?
Dei di Kobol datemi pace...
Ce ne torniamo sulla Entropy con più dubbi di prima. Lux riparte per tornare a Niu Hsing e dedicarsi ai suoi affari mentre a me non resta che sedermi alla scrivania e ricomporre il puzzle.

Domani però.
Ne parlerò con il dottor Rose e vedremo di fare chiarezza.
Non ho indicazioni su dove sia Umbra ma devo trovarla. Ho il sentore che trovata lei troverò le risposte sia circa la sparizione di Monica sia circa le ricerche dell'INRA, che a questo punto inizio a pensare siano legate al Felicitol.

Domani però.
Per oggi ne ho abbastanza.

La Entropy rimarrà in allerta rossa fino a prossime disposizioni.

Firmato: Emma Adama.
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