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21-3-3309. Atto finale. Rifare il look alla Entropy

25 Mar 2023Emma Adama
Tanner è un idiota e lo sono anche io che insisto a fidarmi. Come ha potuto non farsi venire in mente che non c'è modo di consegnare un bel niente a Niu Hsing senza farci ammazzare? Quanto a lungo ancora dobbiamo giocare a testa o croce con gli dei di Kobol?
No, questa volta sono furiosa.
Questa volta sono veramente incazzata, non è ammissibile avere intorno gente così idiota.
Sono chiusa da ore nella mia cabina. Ci troviamo un carico di una dozzina di migliaia di tonnellate, abbiamo finito i soldi, non abbiamo carburante, non possiamo portare a termine la consegna.
Come si può essere così maldestri da accettare un contratto proprio nel sistema in cui c'è una taglia spropositata sulle nostre teste?
Tanner, idiota!
Mi viene da piangere dalla rabbia.

Qualcuno chiede udienza nei miei alloggi. È Maria Moss e la faccio accomodare. Come al solito registro tutto.

\\registrazione ambientale. Illuminazione al 60%, temperatura 25,4°C. Esecuzione file "pioggia"\\

Maria: Emma... Comandante... Giù negli hangar si vocifera che dobbiamo tornare a Niu Hsing. È vero...?

[Rumore di oggetti lanciati contro le paratie]

Maria: lo prendo per un sì...

Emma: è chiaro che non possiamo, Maria. Sei venuta apposta per ricordarmelo o hai qualcosa di risolutivo da dire?

M: Comandante, per prima cosa datti una calmata. Non ho accettato io quel lavoro a nome tuo né sono io che non ho controllato prima di...

E: vaffanculo fuori dai miei alloggi!

M: ho una soluzione.

[Rumore di oggetti lanciati sulle paratie. Silenzio prolungato]

M: se hai finito... Conosco una persona che può portare a termine la consegna. Non è che mi debba un favore o cosa, però, tipo, magari se glielo chiediamo... È una bravissima pilota ed anche una eccellente timoniera.

E: chi è? Dove si trova?

M: si chiama Kensi Rich. Lavora per Felicity Farseer, a Deciat. L'ultima volta che ho parlato con lei stavano lavorando ad un nuovo propulsore. Con lei ti trovi in un colpo solo una timoniera, un'ingegnera ed una formidabile pilota.

E: qual è la fregatura?

M: non... Non credo ce ne siano. Beh, devi convincerla a lasciare il suo lavoro, ampiamente remunerativo, insieme ad una delle ingegnere più nota della galassia. Credo sia una fregatura sufficiente... Beh forse ecco... Forse non avrei dovuto suggerirlo...

E: no, è una buona idea. A quanto pare l'unica soluzione che abbiamo. Hai qualche consiglio? La conosci bene?

M: oh puoi scommetterci il culo che la conosco, e molto bene anche...
Voglio dire... Non sarà facile. Ama quello che fa, ma le routine la annoiano. Se le farai credere che qui vivrà ogni giorno una diversa follia probabilmente verrà. Insomma Comandante, sarà sufficiente raccontarle la verità. Qui dentro ogni giorno non sai se sarà l'ultimo!
Merda, sono stata insensibile...

E: già, potevi risparmiartela. Ma hai ragione. Non siamo esattamente una residenza per anziani.
Sei pronta?

M: ehm... Pronta? Per...?

E: andare, Maria. Per andare. Verrai con me.

M: hai visto che ore sono, razza di stralunata?

E: hai visto come si viene risucchiati fuori da un pad? Fossi un po' meno insubordinante non mi costringeresti a renderti protagonista di una bella passeggiata là fuori.

M: e va bene... Sai essere convincente... Stronza...

E: ti ho sentita. Datti una mossa. Tra 20 minuti agli hangar.

\\fine registrazione ambientale\\

Arriviamo a Deciat un'ora dopo. Dobbiamo stare attente perché la zona è zeppa di stronzi che si divertono a fare a pezzi i piloti di primo pelo che vengono da Felicity per spendere i loro stipendi in modifiche all'FSD. Una buona fetta dei piloti che vengono qui chiedono alla Farseer di migliorare la capacità di salto della loro nave. Ciò implica che si vedono come futuri esploratori e ciò a sua volta implica che si presentano disarmati. Ciò implica... Beh è ovvio cosa implichi presentarsi qui disarmati. Non è il nostro caso perché siamo venute con la Costante di Planck e prego gli dei di Kobol di farmi incontrare qualcuno di quei piratucoli per dare il mio contributo alla salvaguardia della popolazione locale.
Ahimè, il viaggio si compie senza complicazioni.

All'arrivo, Felicity ci accoglie con il suo tipico distacco. Maria Moss fa le presentazioni, come se ce ne fosse bisogno. E in effetti sembra essercene perché Felicity non sembra riconoscermi... Quando sente il mio nome mi squadra da testa a piedi, si scusa e dice di ricordarmi diversa. Sarà che ha tanti clienti e... Beh, chissenefrega.
Chiediamo di vedere Kensi Rich e Felicity non sembra entusiasta. Inventa mille scuse. Ha da fare, siamo impegnate in questo e in quello, le ho dato un compito che richiede impegno e attenzione...
Certo, capisco ma non me ne importa nulla. Portaci da lei ora.
Riluttante, si decide infine a chiamare Kensi. Kensi ha una folta chioma riccia, dal biondo medio scuro. Mi pareva di aver già sentito il suo nome e quando la vedo ho una vaga reminiscenza di me e lei alla scuola federale di astroaviazione. Lei non sembra avere la stessa illuminazione e si precipita ad abbracciare Maria. Quest'ultima ci presenta e stavolta la Rich sembra ricordarsi. Mi dice che mi ricordava diversa ma che non ha dimenticato le nostre azioni alla scuola di volo. Mi fa presente che sembro invecchiata di dieci anni in più rispetto all'età che dovrei avere. Alzo un sopracciglio in segno di disappunto e sto già per spararle ma, diamine, non è il caso di iniziare così la conversazione che deve portarla ad unirsi a noi.

La conversazione si protrae più a lungo di quanto vorrei. Maria e Kensi chiacchierano per almeno un'ora quando infine decido di darci un taglio. Le chiedo senza mezzi termini di compiere la consegna per noi e prima che possa domandarle cosa voglia in cambio, accetta. Accetta a patto che le faccia pilotare la Entropy. Non pensavo la mia nave fosse così nota. Guardo Maria che mi rimanda uno sguardo a dire "beh? Ci stai anche pensando?"

Una volta tanto decido di non pensare troppo e di accettare immediatamente l'offerta. Ho comunque le spalle al muro e la soluzione si è presentata da sola senza dover sparare a nessuno.

La Farseer è incazzata. Sostiene che non possiamo portarle via Kensi senza farle almeno ultimare il progetto e ci vorranno mesi. Kensi le risponde di andare a farsi un giro a raccogliere meta-alloys, si alza e va a prendere la sua roba.
La aspettiamo sulla Costante di Planck, con la Farseer a terra che ci urla. Ci limitiamo ad ignorarla. Spero di non avere più bisogno delle sue modifiche in futuro...

L'ora spesa per rientrare è stata insolitamente piacevole. Kensi ha chiesto di pilotare al posto mio ed io ne ho approfittato. Non sono abituata a fare da passeggero. Non sono abituata a poter riposare mente e corpo. Sarà l'occasione per vedere come se la cava ai comandi e per accendermi una sigaretta all'Onion Head.

Kensi è straordinariamente entusiasta del suo ruolo sulla Entropy. Un po' meno del lavoro che le abbiamo chiesto si svolgere ma le spiego con calma che in ogni caso gli ordini li do io e gliene ho appena dato uno, quindi posasse il suo culo sulla T-9 e si desse una mossa perché se qualcuno sospettasse anche solo per un attimo che si tratta di noi, avremmo tutta la Bolla addosso.

La consegna viene svolta in appena un paio di ore. Impressionante.

Riportata la T-9 nell'hangar per la manutenzione chiedo a Kensi di seguirmi sul ponte. La presento agli ufficiali che la accolgono con entusiasmo. Tranne Madeline. Non so se sia meno entusiasta di dover lasciare i comandi o di avere una rivale in termini di attrattività. In ogni caso le lancio un'occhiataccia e la avviso che se creasse problemi le romperei la tazza che le ha regalato Theodora. Sembra essere una minaccia sufficiente a calmarla.

La prossima mossa è andare a recuperare il trizio, per poi partire alla volta di Colonia. Decidiamo di occuparcene subito. Siamo tutti un po' stanchi ma concordiamo che sia meglio allontanarci prima che la Federazione ci trovi di nuovo.

Passiamo le successive 24 ore a viaggiare, senza sosta, senza riposo. Kensi non ha avuto problemi ad abituarsi all'uso dell'ICSCN e anzi, da come sta andando il viaggio penserei che l'abbia programmato lei...
Non le ha fatto piacere in realtà sapere che stavamo volando con "quella vecchia merda di software" ma le ho spiegato brevemente le motivazioni che ci hanno portato a prendere quella difficile decisione e che comunque, come già detto diverse volte nelle ultime ore, le mie decisioni sono discutibili fino ad un attimo prima che vengano prese. Da quel momento in poi si fa come dico senza fiatare. Immaginavo si spazientisse ma mi sorprende dandomi un leggero pugno sulla spalla corredato da un occhiolino e l'esclamazione "certo boss, come dici tu".

Con la coda dell'occhio vedo Madeline sbuffare e digitare furiosamente sulla tastiera della sua consolle. Non sapevo di essere così popolare. Non voglio esserlo, non mi interessano queste stronzate.

Finalmente arriviamo a Colonia. Fuori dalle vetrate si osserva una quantità impressionante di stelle, così tante e così luminose da dover applicare delle tende per restituire la penombra alla Entropy.
Ci prenderemo un intero ciclo di 24 ore per riposare e poi andremo a TolaGarf's Junkyard, ad un paio di salti da qui.

Naturalmente non riesco a dormire. Mi assale un senso di ansia e di aspettativa. Monica sarà presente? In caso contrario potrò mettermi in contatto con lei? Umbra mi dirà dove si trova o sarà l'ennesimo bagno di sangue che non porta a nulla?
π sembra impaziente almeno quanto me.

Ho bisogno di non pensarci per ora. Lancio il diario sulla scrivania. Ho passato le ultime ore a rigirarlo tra le mani cercando un modo per aprirlo, senza riuscirci. Verso del whisky alla bertrandite. È la penultima bottiglia. Accendo una sigaretta arricchita e faccio partire il file pioggia. Ho chiesto di non essere disturbata nemmeno se venissimo attaccati da Federazione, Impero, Alleanza, Thargoid e pirati tutti insieme.

Il Felicitol che mi scorre nel sangue non mi dà tregua. Ho freddo nonostante la temperatura sia di 26°C, ho un leggero tremolio alle mani e la vista annebbiata. Devo essere lucida.

La verità è ad appena un millimetro oltre la lunghezza del mio braccio, lo so.
La fine di questa follia è vicina, ne sono sicura.

Monica è a un passo da me, deve essere così.

Firmato: Comandante Emma Adama.
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